Perdere il papà quando si è piccoli. Quali difficoltà da adulti?

03 maggio

Perdere il papà quando si è piccoli. Quali difficoltà da adulti?

Perdere il papà da piccoli è un evento difficile da sostenere che lascia un grande vuoto fatto di paure e cose che non si riescono a capire. Un bambino non ha gli strumenti di un adulto per elaborare da solo un lutto così importante per questo necessita dell'aiuto degli altri adulti intorno a lui famigliari, insegnanti e psicologi. 

Ma anche quando questo accade, le tracce del trauma della perdita si presentano da adulti sotto forme non sempre facilmente riconoscibili come collegate alla perdita, perlomeno ad una prima occhiata. 

La paura dell'abbandono è sicuramente una delle più prevalenti. 

La paura dell'abbandono ovvero la paura inconscia di perdere le persone amate. Se hai perso il papà da piccola sai che le persone che ami possono scomparire da un momento all'altro, sai che questa scomparsa ti causerà un dolore lancinante, sai che niente sarà più come prima. 

Questo vissuto resta dentro di te. Come una traccia della tua memoria. E anche se con il tempo ti sembra di aver dimenticato, in realtà quella traccia è ancora presente. Tale memoria influenza le tue scelte, soprattutto nelle relazioni con gli altri, amici, famigliari, fidanzati, mariti, figli, tutti. La paura dell'abbandono, senza che tu te ne accorga, ti spingerà a evitare di perdere ancora le persone importanti. 

In che modo la paura dell'abbandono lo farà? Dipende, può prendere strade diverse. 

Per esempio può farti inconsciamente evitare nuove relazioni significative. "Tutti gli uomini che incontro non vanno bene per me", "Non riesco proprio ad innamorarmi", "Sto bene da sola, non ho bisogno di un uomo nella mia vita", "Ogni volta che incontro un uomo che mi piace poi mi delude".  

Sono frasi tipiche di chi ha paura di farsi coinvolgere in una relazione per il timore di essere lasciata. La difesa sottostante è quella che ti porta continuamente ad avere esperienza di relazioni che muoiano sul nascere, prima che tu possa davvero affezionarti, prima che tu possa sentire ancora quella traccia di memoria del passato che ti racconta che affezionarsi è davvero molto rischioso. 

Altre volte, la paura dell'abbandono, ti spingerà ad attaccarti troppo alle persone che ami. Ogni segnale può essere letto come l'imminente fine della relazione sia vicina. Ti renderà possessiva, dipendente, incapace di accettare lo spazio dell'altro. Perché in quello spazio sai che puoi perdere l'altro e non ti puoi permettere di perdere ancora qualcuno d'importante. Senza la persona che ami potresti sentirti annullata per cui tutti i tuoi sforzi saranno concentrati a cercare di non essere lasciata. Ma così finirai per perdere di vista te stessa. 

Un'altra conseguenza della perdita di un genitore da piccoli è l'innescarsi di una preoccupazione costante per il genitore rimasto. 

Molti in terapia raccontano con molta lucidità l'immagine della mamma nel momento in cui scopre di aver perso il marito. La vedono affranta, disperata, distrutta e quest'immagine resta scolpita nella mente del bambino che se la porta dietro come una missione: "Non permetterò mai più che mia mamma viva un dolore così grande", "Devo proteggerla, starle accanto, non posso lasciarla sola". 

In questo caso si invertono i ruoli. Il figlio si mette nella posizione di proteggere e aiutare la madre perché guardare quel viso distrutto dal dolore lo costringe a guardare il proprio dolore. E non lo si riesce a fare in quanto troppo grande. Questo meccanismo, fa diventare adulti dipendenti dal genitore rimasto, in questo caso la mamma. 

Non consente di sentirsi liberi di andare, costruire la propria vita al di fuori della casa di origine. Può addirittura bloccare. E anche quando si esce fuori e sembra di essere riusciti a distaccarsi, in realtà non è proprio così. Ogni movimento riporta indietro verso casa come se ci fosse un elastico. 

Queste sono solo alcune delle conseguenze di una perdita importante da piccoli ma possono essercene altre.

Sicuro è che perdere il papà da piccoli può innescare meccanismi di difesa che condizionano fortemente la tua vita attuale fino a restringerla o addirittura a bloccarla. Per questo è importante intervenire e lavorare con un percorso di psicoterapia sulle memorie dolorose e le loro conseguenze. 


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Dr Katjuscia Manganiello

Psicologa e Psicoterapeuta a Pesaro e Online

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