“Relazione tossica. Come riconoscerla con l'aiuto della psicologa”

28 maggio


Relazione tossica. Come riconoscerla con l'aiuto della psicologa

Ti sembra di vivere dentro ad una relazione tossica? Ma non sei sicura e vuoi capire se è davvero così? Se ti riconosci nella storia che sto per raccontarti molto probabilmente anche tu stai vivendo una relazione tossica.

Storia di una relazione tossica: i segnali

Lia ha 32 anni e viene dalla psicologa perché vorrebbe lasciare il suo ragazzo ma non ci riesce. È molto combattuta, sa che tra di loro le cose non vanno eppure non riesce a fare a meno di lui (1° segnale).

Lia vive una passione molto intensa nei confronti di Marco. C’è attrazione e desiderio ma litigano costantemente. La loro vita di coppia segue uno schema preciso che si ripete costantemente (2° segnale):

Marco e Lia si sentono molto presi uno dall’altro poi ad un certo punto litigano ma di un litigio estremamente acceso e furibondo dove minacciano quasi sempre di lasciarsi, ne segue una più o meno lunga pausa di silenzi e distanza e poi si riavvicinano. Quando si riavvicinano si promettono che non accadrà più che quelle cose dette non le pensavano, che sono innamorati e non si lasceranno.

Ma non affrontano mai davvero il problema che li porta a litigare, così puntualmente litigheranno di nuovo e di solito con toni sempre più accesi (3° segnale).

Tratti di personalità di chi vive una relazione tossica

Lia e Marco sono insicuri e dipendenti uno dall’altro. Si sono riconosciuti, perché simili nelle loro fragilità anche se apparentemente diversi, lei è la classica brava ragazza, lui più trasgressivo e duro. Per questo c’è un’intensa attrazione e passione tra di loro, ognuno vede, inconsciamente, nell’altro la possibilità di risolvere le proprie fragilità (4° segnale).

Le dinamiche di una relazione tossica

Per cui lasciarsi significa rinunciare alla possibilità di riuscire a “salvare” l’altro e salvando l’altro rimarginare le proprie ferite interiori. Per questo, nonostante le liti furibonde, è davvero difficile lasciarsi. È come se Lia affidasse a Marco la sua unica possibilità di riscatto, stessa cosa per Marco, anche se non lo ammetterebbero mai. Sono orgogliosi e convinti di sé ma non possono fare a meno uno dell’altro (5° segnale).

Vie d'uscita da una relazione tossica

E da tutto questo come se ne esce? Di solito, se va bene, uno dei due, prima o poi, chiede aiuto e inizia un percorso di psicoterapia individuale oppure porta con sé il compagno in un percorso di terapia di coppia.

In entrambi i casi i ragazzi dovranno lavorare sulla presa di coscienza delle proprie fragilità, iniziare a chiedere sempre meno uno dall’altro e cercare di capire di più il punto di vista del proprio partner. Questo li renderà più sicuri di sé, meno dipendenti e creerà quella giusta distanza che li consentirà di non investire troppo uno sull’altro.

A volte queste coppie non riescono a farlo o se lo fanno non trovano più motivo di continuare a stare insieme per cui decidono di lasciarsi.

Altre volte riescono a trovare il modo di non chiedere all’altro di risolvere le proprie mancanze imparando a farlo in prima persona, diventando più sicuri e costruendo un nuovo modo di stare insieme più sereno e appagante.

E quelli che non chiedono aiuto? Sono coppie che rischiano molto. Di diventare luogo di violenza, di covare rancori profondi e inesauribili, di continuare in un lungo ed estenuante tira e molla che fa perdere tempo e crea tensioni e insoddisfazioni.

Se pensi di vivere una relazione tossica sappi che difficilmente le cose cambieranno da sole.

Anche se ti spaventa è giusto intervenire per farti o farvi aiutare. 

Se hai bisogno del mio aiuto chiamami al 349 6347184
oppure scrivimi WhatsApp. 

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Dott.ssa Katjuscia Manganiello
Psicologa Psicoterapeuta a Pesaro e Online

via XI febbraio, 63 - 61121 Pesaro (PU)
Tel 349 6347184

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