La quarantena, la paura della malattia, la preoccupazione per una persona cara o per il proprio futuro lavorativo sono impegni emotivi faticosi da sostenere.
Per questo possono facilmente presentarsi disturbi del sonno di vario tipo. Per esempio può accadere che sia difficile addormentarti o puoi presentare frequenti risvegli notturni, avere sogni agitati, incubi o risvegli improvvisi in cui non riesci più a prender sonno e via di seguito.
Se hai disturbi del sonno, molto probabilmente, significa che ci sono preoccupazioni o pensieri che difficilmente riescono ad emergere durante la tua giornata. Durante il giorno, la tua consapevolezza vigile tende ad evitare i pensieri negativi, a nasconderli o a coprirli con altre cose da fare o di cui occuparsi. Lo fai per difenderti, è normale, ma le tensioni sono importanti per questo trovano il modo di manifestarsi comunque, magari di notte quando la capacità di vigilare rallenta e lascia il posto alle parti di te più profonde e a volte oscure.
Quindi la prima cosa da fare, se hai disturbi del sonno è ascoltarli per capire con quali pensieri o emozioni hai bisogno di confrontarti. Puoi farlo, semplicemente, annotando come si manifesta la tua insonnia, scrivi quali sono i pensieri che ti passano davanti quando non riesci a dormire, scrivi i tuoi sogni più agitati. Poi, di giorno, trova il tempo per riguardare i tuoi appunti. Questo è il tempo che tu dedichi alle tue preoccupazioni e alle brutte sensazioni che finalmente inizieranno ad essere prese in considerazione durante il giorno e non solo di notte. In questo modo, con il tempo, il tuo corpo e la tua mente non avranno più la necessità di inviarti segnali notturni per spingerti a prenderti cura della tua parte sofferente ma potrai farlo con maggiore lucidità durante il giorno.
È importante trovare il coraggio di affrontare le proprie paure perché solo così puoi guardarle e occuparti di loro come ti occupi di tutti gli altri tuoi bisogni. Se questo non accade le paure troveranno un’altra strada per manifestarsi e lo faranno in modo sempre più invadente e invalidante, soprattutto se continuerai a non ascoltarle fino ad arrivare a costringerti a farlo con sintomi che ti bloccheranno. Per evitare di arrivare a questo punto, ascolta il tuo corpo e di conseguenza la tua mente così giungerai ad una più ampia e migliore comprensione di te. Questo ti permetterà di avere cura di te nella tua interezza, senza lasciare indietro le parti che ti fanno paura.
Se
ad avere problemi di sonno è il
tuo bambino o la tua bambina ricordati
che il principio è lo stesso. Di notte emergono le paure che di giorno non
riescono ad uscire fuori. Per questo trova un momento quotidiano, non vicino
alle ore notturne, per parlare con lui o lei. Se il bambino è piccolo meglio
non farlo direttamente ma attraverso un gioco, le bambole, gli animali, un
disegno per rappresentare quello che sta vivendo. Così il tuo bambino o bambina
avrà la possibilità di raccontarti quello che sente senza sentirsi troppo
spaventato.
Il
modo migliore che abbiamo
per
affrontare i nostri disagi è
proprio
quello di portarli alla luce
e guardali con coraggio.
Solo
successivamente possiamo occuparci di loro prendendocene cura
come una delle tante parti di noi stessi.
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Dott.ssa Katjuscia Manganiello | Psicologa Psicoterapeuta
Studio
di Psicologia e Psicoterapia
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XI febbraio, 63 - 61121 Pesaro (PU)
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