PSICOLOGIA e EMOZIONI. “RABBIA e ARRABBIARSI: è meglio controllarla o esprimerla?”
La rabbia è un’emozione intensa, pervasiva
e instabile di cui non possiamo fare a meno ma che ci mette nella condizione di
doverla gestire, tollerare, incanalare nel verso giusto. Non riuscirci può
avere il risultato di fare del male a se stessi e spesso anche agli altri che
ci circondano.
La rabbia è energia necessaria a insistere dove non riusciamo, a perseverare nei nostri obiettivi, a continuare a credere e sperare, nonostante le difficoltà e i limiti. Per questo è essenziale, utile e sana.
Ma non sempre siamo così bravi a sfruttare la rabbia, anzi è più facile trovarci a confrontarsi con essa e non sapere che farsene, come tirarla fuori, come esprimerla senza farsi travolgere. Le persone che si rivolgono a me hanno spesso difficoltà a gestire la rabbia. C’è chi sembra non possederne e si ritrova depresso sulle proprie insoddisfazioni e chi esplode in crisi di rabbia distruggendo parti di sé e di chi li circonda. Entrambe le condizioni sono disfunzionali e meritano una riflessione e un tentativo di cambiamento.
La rabbia nasconde spesso un’altra emozione, è per così dire secondaria ad un’emozione primaria che l’ha generata e che tende a restare nascosta, sotterranea. Questo ci impedisce di coglierne direttamente la causa e di conseguenza la rende poco chiara e comprensibile, impedendoci di agire sulla vera origine per modificarla o contenerla in modo più soddisfacente.
Le emozioni sotterranee possono essere diverse ma la più frequente è la paura. La paura genera rabbia, aggressività. Se vi trovate a non riuscire a controllare la vostra rabbia chiedetevi di cosa avete paura (es. una mamma sculaccia il suo bambino se si butta in mezzo alla strada senza guardare; un uomo picchia la sua donna se ha paura di perderla, etc.). All'opposto se siete miti e arrendevoli chiedetevi quali sono le paure che pensate di non poter affrontare (es. chi accetta un impiego inferiore alle proprie possibilità ha paura di non farcela; chi evita lo scontro ha paura di dire chi è, etc.)
Le
emozioni sono complesse
e
anche se noi cerchiamo di definirle razionalmente attribuendogli dei nomi
(rabbia,
paura, insoddisfazione, frustrazione, tristezza, etc)
esse
in realtà si concatenano tra loro
in
un garbuglio stretto e multiforme
rendendo
difficile orientarsi tra loro.
Per
diventare più consapevoli e padroni di sé
occorre
conoscerle,
starci
in compagnia,
viverle, distinguerle, accettarle e comprenderle.
Così
la vostra rabbia,
fatta
di paure e insoddisfazioni,
diventerà energia limpida per esprimere voi stessi.
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Dott.ssa Katjuscia Manganiello
Psicologa Psicoterapeuta a Pesaro e Online
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