Ognuno di noi, prima o poi, si trova di fronte alla difficoltà di prendere una decisione importante. “Mi separo o non mi separo?”, “Qual è la scuola giusta per mio figlio?”, “Ci sposiamo o andiamo a convivere?”, “Parto e mi trasferisco all’estero oppure resto?” Tante le possibili domande e tanti i dubbi su una scelta che potrebbe cambiare il corso della propria vita.
La scelta è sempre tra una o più
alternative da mettere a confronto. La scelta
più semplice è quella tra due o più opzioni positive (es. “Vado in vacanza al
mare o in montagna?”) per cui qualsiasi cosa si scelga il risultato è
desiderato. La più spiacevole è la scelta tra due o più opzioni negative (es.
“Mi separo o accetto un matrimonio insoddisfacente?”). Nella realtà quotidiana,
la maggior parte delle scelte che ci si presentano sono dell’ordine più
difficile, quello misto, dove ogni opzione ha in sé delle componenti positive e
altre negative (es. “Compro l’auto che ha più optional, quella che risparmia di
più, la più spaziosa, etc.?”). Capire cosa si desidera richiede la valutazione
attenta dei pro e dei contro e una volta deciso, comunque, si ha la
consapevolezza di aver perso qualcosa di buono della scelta scartata.
Ogni
scelta racchiude in sé una rinuncia ed è
questa, spesso, a renderla difficile. Quante volte capita che dopo aver fatto
una scelta si senta il rimpianto per quello che si è lasciato? Tante, accade
con gli acquisti (es. di un vestito, della casa, di un’auto, etc.), con le
scelte di vita (es. la facoltà universitaria, l’andare a vivere da soli, il
matrimonio, etc.) o con altri tipi di scelta. Più la scelta è importante e più
il rimpianto è probabile perché mette in gioco parti importanti di sé che non
possono essere sprecate o spese male. Se ci aggiungiamo una parte di insicurezza personale le cose si
complicano ancora di più. Gli indecisi, si sa, sono degli insicuri. Insicuri di
ciò che sentono, di quello che desiderano e persino di ciò che pensano. Con
tutte queste insicurezze prendere una decisione è una lotta di ripensamenti
continui.
Riassumendo, quand’è che è più difficile
prendere una decisione? Quando la scelta è tra opzioni negative o
tra opzioni miste; quando la rinuncia che segue la scelta è onerosa da
sostenere; quando si è sensibili al rimpianto; quando si è insicuri di Sé;
quando la scelta è importante; quando il cambiamento che comporta è
sostanziale.
Allora
diventa fondamentale,
fermarsi un momento,
concedersi
un tempo ragionevole
per pensarci bene
e
allo stesso tempo farsi aiutare
da ciò che si sente e si desidera
e
la combinazione tra queste parti,
razionalità ed istinto,
permetteranno
di prendere una decisione
convinta, desiderata e senza troppi rimpianti.
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Dott.ssa Katjuscia Manganiello | Psicologa Psicoterapeuta
Studio
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